Impianto termico: dall’Enea le condizioni e i requisiti tecnici per caldaie, pompe di calore, sistemi ibridi, collettori solari e building automation

06/04/2018 – Come cambia l’ecobonus per le spese sostenute per sostituire l’impianto termico e quali sono i requisiti tecnici da rispettare e la documentazione da conservare.

I chiarimenti sono presenti nei Vademecum pubblicati dall’Enea, aggiornati con le novità dalla Legge di Bilancio 2018, su Caldaie a condensazioneCaldaie a biomassaPompe di caloreCollettori solariSistemi ibridi e Building automation.SCARICA LA GUIDA ALL’ECOBONUS DI EDILPORTALE

Ecobonus 2018 per le caldaie: le condizioni per l’agevolazione
I requisiti per la detrazione delle caldaie cambiano a seconda del tipo di caldaia scelta: per le caldaie a condensazione sono agevolate solo le spese per la sostituzione, integrale o parziale dell’impianto mentre per le caldaie a biomassa sono agevolate anche le spese per la nuova installazione.Infatti, le condizioni per l’accesso delle caldaie a condensazionepresuppongono che l’edificio sia “esistente” e dotato di impianto termico(per le caldaie a biomassa accedono anche gli edifici privi di riscaldamento).Da quest’anno la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione in classe A permette di accedere ad una detrazione fiscale del 50% delle spese totali sostenute fino a dicembre 2018.Bonus del 50% anche per sostituzione o nuova installazione di caldaie a biomassa, ovvero impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.Sale al 65% la detrazione prevista per la sostituzione, integrale o parziale, di caldaie a condensazione in classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti o la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori d’aria calda a condensazione.Il limite massimo detraibile, per ogni tipologia di caldaie, è pari a 30 mila euro per unità immobiliare.L’Enea specifica i rendimenti utili che le caldaie a condensazione devono garantire e le categorie a cui deve appartenere il generatore di calore per quelle a biomassa.

Detrazioni caldaie: le spese agevolabili e i documenti richiesti

Tra le spese agevolabili ci sono:
– smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
– fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con quello nuovo;
– spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonché della documentazione tecnica necessaria.

Oltre alla “Scheda descrittiva dell’intervento”, da trasmettere esclusivamente attraverso l’apposito sito web Enea  (finanziaria2018.enea.it) entro i 90 giorni successivi, il cliente dovrà conservare:
– asseverazione redatta da un tecnico abilitato (per impianti a condensazione con potenza nominale del focolare ≥100 kW e per impianti a biomassa);
– certificazione del produttore (o fornitore o importatore) delle caldaie e delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica (o di altro tipo di regolazione) che attesti il rispetto dei requisiti tecnici (per le caldaie a condensazione).

Detrazione 65% per le pompe di calore

E’ possibile detrarre il 65% delle spese totali sostenute, per il limite massimo detraibile di 30 mila euro per unità immobiliare, per la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza, anche con sistemi geotermici a bassa entalpia e la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

E’ possibile richiedere la detrazione solo per edifici “esistenti” e dotati di impianto termico.

L’Enea elenca anche i requisiti tecnici che l’impianto deve avere sia per la climatizzazione invernale che estiva. Tra le spese agevolabili ci sono: lo smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente; la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature; le spese per l’adeguamento della rete di distribuzione; le spese per le prestazioni professionali necessarie.

Tra i documenti richiesti e da conservare, oltre alla “Scheda descrittiva dell’intervento”:
– per impianti di potenza utile nominale < 100 kW la certificazione del fornitore (o produttore o importatore) che attesti il rispetto dei requisiti tecnici;
– per impianti di potenza nominale del focolare ≥100 kW l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito) iscritto al proprio Albo professionale, contenente i requisiti tecnici.

Ecobonus per i sistemi ibridi

E’ possibile detrarre il 65% delle spese totali sostenute, con il limite massimo detraibile di 30 mila euro per unità immobiliare, per la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.

E’ possibile richiedere la detrazione solo per edifici “esistenti” e dotati di impianto termico.

L’Enea specifica il rapporto tra la potenza termica utile nominale della pompa di calore e la potenza termica utile nominale della caldaia e altri requisiti tecnici dell’impianto. Tra le spese agevolabili ci sono: lo smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente; la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature; le spese per l’adeguamento della rete di distribuzione; le spese per le prestazioni professionali necessarie.

Tra i documenti richiesti e da conservare, oltre alla “Scheda descrittiva dell’intervento”:
– per impianti di potenza utile nominale della caldaia < 100 kW la certificazione del fornitore (o produttore o importatore) che attesti il rispetto dei requisiti tecnici;
– per impianti con potenza utile nominale ≥100 kW l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato.

Ecobonus 65% per collettori solari

E’ possibile detrarre il 65% delle spese totali sostenute, per il limite massimo di 60 mila euro per unità immobiliare, per l’installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. In questo caso è necessario che l’edificio sia esistente ma non è necessario che sia dotato di un impianto di riscaldamento.

Tra i requisiti elencati dall’Enea:
– i collettori solari e i bollitori i impiegati devono essere garantiti per almeno cinque anni;
– gli accessori e i componenti elettrici ed elettronici devono essere garantiti almeno due anni;
– devono possedere anche la certificazione solar keymark;
– l’installazione dell’impianto deve essere eseguita in conformità con i manuali di installazione dei principali componenti.

Sono agevolabili le spese per la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature necessarie per la realizzazione a regola d’arte di impianti solari termici organicamente collegati alle utenze, anche in integrazione con impianti di riscaldamento e spese per le prestazioni professionali necessariealla realizzazione degli interventi.

Tra i documenti richiesti e da conservare, oltre alla “Scheda descrittiva dell’intervento”, è richiesta l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato che attesti la rispondenza ai requisiti tecnici.

Ecobonus per Building automation

E’ possibile detrarre il 65% delle spese (non previsto limite massimo) sostenute per l’installazione e messa in opera di sistemi di building automation che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali.

E’ possibile richiedere la detrazione solo per edifici “esistenti” e dotati di impianto termico.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario che il sistema installato sia in grado di:
– mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
– mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
– consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

Tra le spese agevolabili ci sono: 1) le spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi; 2) per la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature (elettriche, elettroniche e meccaniche e murarie) necessarie per l’installazione ma non sono ricomprese tra le spese ammissibili, l’acquisto di dispositivi che permettono di interagire da remoto con le predette apparecchiature, quali telefoni cellulari, tablet e personal computer o dispositivi similari comunque denominati.

Tra le documentazioni da conservare è richiesta l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato che attesti la rispondenza ai requisiti tecnici richiesti oppure la certificazione del produttore (o fornitore o importatore) del dispositivo che attesti il rispetto dei requisiti.

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